Ma cosa c’entra il cioccolato con S. Valentino? Risponde la storia

cioccolato san valentino

San Valentino vuol dire cioccolato. Questo è il momento dell’anno in cui praline e cioccolatini si mettono al comando dell’industria dolciaria. Ma da dove nasce tutto questo? Come mai il cioccolato è diventato un simbolo di San Valentino?
La storia recente ci suggerisce che acquistare una scatola di cioccolatini è assai più conveniente di recarsi in gioielleria. Ma siccome sappiamo che il vostro amore non ha prezzo e che anche in caso di regalo luccicante il cioccolatino è un obbligo da accompagnamento, facciamo appello alla storia lontana. Ecco: sono le diverse epoche a spiegarci come cioccolato e San Valentino sono finiti insieme.

LE ANTICHE CIVILTÀ CI AVEVANO VISTO LUNGO
Il cioccolato è spesso associato a proprietà afrodisiache, una credenza che ha radici nelle antiche culture. Già le popolazioni mesoamericane lo avevano capito e oggi, parecchi secoli dopo, lo conferma pure la scienza. Il cioccolato contiene sostanze chimiche come la feniletilamina, nota come la “molecola dell’amore”, che aumenta la sensazione di felicità e benessere. Questi elementi rendono il cioccolato non solo una delizia per il palato ma anche uno stimolante naturale dell’amore, perfetto per San Valentino.

È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN DONO
Se le civiltà di cui vi abbiamo parlato prima lo consideravano “un dono degli dei”, nel tempo il cioccolato è diventato un simbolo di lusso e indulgenza, spesso associato a celebrazioni e momenti speciali. Durante il Rinascimento, le corti europee iniziarono a scambiarsi cioccolato come segno di affetto e ammirazione. Praticamente lo stesso che accade ora con “la vostra principessa”. Insomma, quello che noi uomini del nuovo millennio facciamo per celebrare l’amore lo facevano anche i nostri antenati attorno a un falò o in ginocchio su un ponte levatoio.

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